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Castello Oldofredi 1890 |
"La Rocca de' Casa Martinenga, che fa tanta
Prospettiva di sé nel Colle di Siviano, che molta honoranza
apporta tutt'hora al nostro Lago, Degna per certo d'esser vista
da qualunque curioso, essendo stata fabbricata a' tempi de' Guelfi,
e Gibellini...."
Il castello si presenta su base quadrata, imperniato attorno a una
torre a pianta circolare,origine e fulcro dello stesso, con il lato
verso monte adibito a residenza, costruito nel XV secolo tra due
torri di spigolo a pianta circolare, sopra il cortile, tutto agibile
al primo livello. Guardando la rocca dall'alto dell'isola si vede
un importante elemento costituito dallo spicchio murato nel colle,
che scende quasi sopra l'abitato di Sensole. Perché costruire
una torre a base circolare, con piccole pietre avendo a disposizione
cave illimitate di ottima pietra da costruzione, di facile estrazione,
con strati paralleli da cui ricavare grandi conci squadrati? Che
funzione aveva lo spicchio murato?
Per anni ricercatori ed esperti del campo delle fortificazioni si
sono scervellati su questi due elementi quantomeno anomali, senza
arrivare a soluzioni accettabili. Non esistono rocche o castelli
senza leggende, signorotti prepotenti, pozzi dove far sparire nemici
o donzelle dopo averne abusato e passaggi segreti. Questo è
il classico caso in cui le memorie storiche tramandate in modo leggendario
dai nostri avi ci aiutano a capire e interpretare la realtà.
Ed è proprio attingendo a questa leggenda che attribuiva
alla nostra rocca un passaggio segreto che si è riusciti
a risolvere i nostri dilemmi.
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Fine '800 |
Fu l'esigenza di aver a disposizione in tempi
brevi di una torre 'avvistamento e non di una torre di abitazione
a spingere i committenti, certamente famiglie del basso lago,a scegliere
la forma circolare, la più facilmente realizzabile da maestranze
non esperte e nel contempo senza punti di debolezza strutturale.
L'utilizzo di pietre piccole facilitava enormemente il lavoro e
l'impegno economico.
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1950 |
Si costruì perciò una torre sacrificabile,
facilmente abbandonabile in caso di pericolo attraverso la strada
fortificata che scendeva sopra Sensole, il famoso spicchio fortificato,
entrato nella leggenda come il passaggio segreto che collegava il
castello con l'isola di S.Paolo. Sacrificabile anche in caso di
attacco di sorpresa perché i difensori avevano la possibilità
di gettare le pietre, scalzate dalla sommità, sugli assedianti.
Leggendario si e rivelato invece il collegamento fra Sensole e l'isola
di S. Paolo. Il basso fondale visibile dalla rocca e scambiato per
una strada, non è altro che l'accumulo di detriti trasportati
dai ghiacciai e trattenuti dall'isoletta posta fra le due colate
glaciali che scendevano a destra e a sinistra di Montisola. Poche
sono le notizie storiche che riguardano il maniero, appartenne certamente
agli Oldofredi e successivamente ai Martinengo che la ristrutturarono
alla fine del '400 in tempo per ospitare La Regina di Cipro, Caterina
Comaro. Così la canta nel 1892 la poetessa Enrichetta Ruzza
Usuelli.
"Vecchio gigante cessa ormai la
sfida
Sei fantasma di un dì... .Sull'ardue mura
Scolta non v'èn non più canna omicida
Che lungi incuta al passegger paura......
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